
Come funziona
Completa il test e verifica la propensione a investire in ICT della tua azienda, confrontandoti con imprese analoghe per settore, dimensione e area geografica.
Il tool consente di confrontare i valori dei principali indicatori delle Funzioni IT quali Budget IT su fatturato, dipendenti IT su totale dipendenti e priorità di investimento ICT con quelli raccolti da una specifica analisi condotta su imprese grandi e piccole del nostro paese.
Il benchmark interattivo e dinamico
Scopri se fa per te
Usa ICTbenchmark per capire se la tua azienda sta facendo i corretti investimenti in ambito Information and Communication Technology, confrontati con aziende simili per settore, dimensione e area geografica
Facile da usare
Il benchmark online avviene sulla base di chiari indicatori quali budget IT, fatturato, numero di dipendenti nelle funzioni IT e priorità di investimento in infrastrutture e servizi ICT all’interno della tua realtà aziendale
Ampio dominio dei dati di mercato
Basandosi su oltre 1400 aziende il benchmark rappresenta una rilevante dimensione, crescente nel tempo, di imprese attive in Italia che necessitano di effettuare le corrette scelte di investimento in ambito ICT
Il nostro team
ICT Benchmark è stato sviluppato dal nostro team di esperti: consulenti e professionisti dell'ICT, dell’innovazione digitale e organizzativa
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Domande frequenti (FAQ)
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ICT Benchmark è in grado di dirmi se le aziende della mia zona e/o del mio settore spendono in ICT come me?
E’ proprio quello che fa ICT Benchmark, attingendo da un ampio Database di informazioni raccolte sul campo attraverso interviste dirette effettuate in oltre mille imprese italiane di varie dimensioni.
Se poi i dati non tornassero e temi che la tua remunerazione e quella dei tuoi colleghi possa non essere “in linea” coi valori di mercato, ti consigliamo di verificarla usando www.confrontastipendio.it
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Qual è la ricetta per innovare? E’ sufficiente aumentare la spesa ICT?
Purtroppo – o per fortuna – non basta solo aumentare la spesa ICT: l’innovazione è un fattore culturale e imprenditoriale ancor prima che tecnologico. Per recuprare o guadagnare competitività le imprese devono adottare un approccio di ‘digital & open innovation’ (www.digitalopeninnovation.it), cioè ripensare e aprire i propri processi di innovazione digitale ed affiancare alle risorse interne, al business ed ai fornitori tradizionali, un ecosistema nuovo di startup, clienti guida e persino competitor. Questa è la vera ricetta per innovare.
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In merito al “Budget ICT su Fatturato” come si posizionano le imprese italiane rispetto alle medie di USA ed EU?
Il valore dei budget dedicati all’Ict sul totale fatturato delle aziende consente di capire la propensione all’innovazione di un Sistema Paese. Per Stati Uniti e Europa questo valore varia dal 2,5% al 4%, molto superiore al valore in Italia. Nel nostro paese permane una sorta di paralisi strutturale: fanalino di coda tra i Paesi industrializzati per investimenti nel digitale, l’Italia non riesce ancora a uscire dal circolo vizioso che, per carenza di innovazione, porta ad un progressivo declino di crescita e competitività.
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Qual è il settori con il rapporto “Budget ICT su Fatturato” più elevato in Italia?
Il più alto valore del rapporto tra budget ICT e fatturato spetta al settore Finanza e Assicurazioni. Fanalino di coda è l’Agricoltura, in cui non mancano, però, interessanti stimoli alla crescita digitale, come alcuni casi concreti mostrano in modo evidente (scopri di più su: http://www.internet4things.it/smart-agrifood).
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Quali sono le prime 5 priorità di investimento digitale nelle imprese italiane?
Le aziende italiane oggi collocano al primo posto la Sicurezza Informatica. Segue, al secondo posto il data center, con investimenti declinati sulla gestione, lo sviluppo o la manutenzione di hardware, gli storage virtuali in cloud o fisici, i sistemi di backup, i server virtuali e non e i desktop virtuali e non. Al terzo posto ancora hardware, con il rinnovo del parco macchine a supporto della produttività individuale: pc, notebook, smartphone e tablet. Al quarto posto, emerge il tema della conservazione digitale, segno evidente dell’importanza che le aziende attribuiscono alla dematerializzazione, volano per sviluppare dinamiche digitali nelle relazioni B2B (qualche spunto in più su www.digitalb2btransformation.it). Al quinto posto, infine, gli investimenti in ERP.
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